Le chiusure tagliafuoco sono uno dei primari ambiti dove CSI opera da più di 20 anni, prima ancora che, con il D.M. 14.12.1993 che sancì l’inizio dell’omologazione delle porte tagliafuoco a seguito della classificazione secondo la norma UNI 9723.
Oggi CSI opera nel settore della classificazione di resistenza al fuoco di un ampio spettro di chiusure, porte, finestre, portoni scorrevoli, porte di piano per ascensori, sia secondo la norma italiana, che secondo la norma europea, UNI EN 1634-1.
La norma UNI EN 1634-1, nella sua prima versione, quella del 2001, entrò in vigore con il D.M. del 21 Giugno 2004, affiancandosi, come modalità per la verifica delle prestazioni di resistenza al fuoco, alla norma nazionale, UNI 9723, attualmente ancora in vigore; entrambe le norme consentono di classificare la resistenza al fuoco delle chiusure con requisiti di resistenza al fuoco e di poter, successivamente, ottenere l’obbligatoria omologazione al Ministero dell’Interno. La differenza sostanziale tra la norma nazionale e la norma europea sta nel fatto che i classificati emessi secondo la norma nazionale UNI 9723 non possono essere utilizzati per la marcatura CE delle porte tagliafuoco secondo EN 16034.
Il nuovo servizio di classificazione di porte a controllo di fumo (o a tenuta fumi) secondo UNI EN 1634-3, completa la gamma di attività che CSI svolge nell’ambito delle porte e chiusure con requisiti di resistenza al fuoco e a controllo fumi, con lo scopo di poter offrire un servizio completo nell’ambito della marcatura CE delle porte tagliafuoco.
Le porte di piano per ascensori non sono più soggette ad omologazione ministeriale, sin dal 2006 ma, sin da allora, CSI è l’unico Ente ad offrire il servizio di testing e classificazione accreditato secondo UNI CEI EN ISO/IEC 17025, in base alla norma europea UNI EN 81-58.